mangiare sano a milano e dintorni e nella provincia

Mangiare sano a Milano: una sfida attuale per il futuro

Due sono le date fondamentali che connettono Milano alla questione salubrità alimentare: il 2015 ed il 2020. Tra maggio ed ottobre del 2015 ha avuto luogo in città l’Esposizione Universale incentrata sul nutrimento, nel 2020 Milano e la Lombardia sono state colpite, come e forse più del resto d’Italia, dalla pandemia di Covid19. Dal primo evento è scaturita una riflessione approfondita, interna e globale, riguardo al “cibo”, qualificato non solo in termini meramente economici, ma anche sociali e culturali, nell’ottica di un miglioramento della qualità di vita e per la sostenibilità prossima del pianeta. Dal secondo la piena consapevolezza che esiste una relazione inscindibile tra corrette scelte alimentari e salute. In una città che vive di modelli ben strutturati, spesso incompatibili con tali tematiche, questi insegnamenti sono stati necessari, seppur, in parte, amaramente concreti, al fine di far confluire ogni risorsa ed energia verso un logico riequilibrio tra le parti in causa. Mangiare sano a Milano è diventato così obiettivo primario sull’onda di Expo 2015, priorità vincolante nel presente.                                                           

La sfida contemporanea, proiettata nel futuro si concentra perciò sull’espandere e radicalizzare nelle coscienze l’idea che mangiare sano a Milano, nonostante lo status di metropoli fortemente urbanizzata, non rappresenti solo una tra le opzioni in tavola, ma anche e soprattutto necessità vitale del singolo e dovere condiviso tra più soggetti a sostegno di molteplici condotte.

Le parti in causa

  • Il consumatore;
  • Chi: produce e fornisce il cibo;
  • sviluppa idee e fa impresa;
  • educa ed informa;
  • governa.

Scelte, diritti, doveri del mangiare sano:

  • In capo al soggetto singolo sussiste il dovere di indirizzarsi verso preferenze coscienti nel rispetto della salute personale.
  • Il cittadino milanese ha visto accrescere la propria sensibilità. Le scelte e le tendenze attuali, lo dimostrano. Alimentarsi in maniera corretta non è solo una moda momentanea, ma una norma di vita vincente.
  • I produttori e gli erogatori, siano essi rappresentanti delle classiche forme ristorative o di quelle più moderne, hanno il dovere di garantire un cibo sano, genuino e nutriente.
  • Le imprese in fase di lancio, sostenute spesso da idee innovative, hanno il compito essenziale di coniugare tecnologia avanzata e filosofie di riprogettazione del sistema alimentare. Per tutelare il benessere collettivo. Elevare il contesto cittadino a verosimile laboratorio sperimentale.
  • L’educatore garantisce gli strumenti necessari a promuovere la cultura del cibo sano;
  • i mezzi d’informazione devono attrarre la pubblica opinione con chiarezza e semplicità, focalizzandosi su questo messaggio chiave.

Programmi riguardo al mangiare sano:

  • Milano, ha assunto dal 2015 il ruolo di capitale mondiale dell’alimentazione;
  • con la stipulazione della Carta di Milano. Manifesto sottoscritto per promuovere in concretezza il diritto all’healthy food.
  • E l’adozione della Food policy. Strategia politica condivisa sul rapporto città-cibo. Concepita per il quinquennio 2015/2020, ha previsto di assicurare l’accessibilità ad un cibo genuino per tutta la cittadinanza. Un esempio è stato quello del progetto “pasto sano” per promuovere virtuose abitudini alimentari durante la pausa pranzo. Nato dalla collaborazione tra Comune, Azienda di Tutela della Salute, bar, ristoranti e gastronomie.  

In un ambiente in costante movimento, votato al sacrificio ed al lavoro, ma anche colpito con forza, nelle fasce deboli, da problemi di tipo economico, riuscire a favorire in maniera assoluta la sana alimentazione rappresenta la meta più ambita. “Mangiare sano a Milano” ne potrà essere il motto. Solo così il presente non resterà un tempo fuggevole. Sempre troppo stipato per dimostrarsi utile. Ma si potrà configurare in qualità di “dono” anche per le generazioni a venire.

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