Per iniziare un viaggio felice nel mondo della ristorazione, che conduca alla meta desiderata composta da soddisfazioni e profitto, occorrono ingredienti ben definiti. Un 150 grammi almeno d’intraprendenza. Dosi generose d’inventiva, il giusto quantitativo di pazienza abbinato alla tenacia per non demordere di fronte alle difficoltà. E quel pizzico di fortuna che caratterizza sempre gli eventi imprevedibili in ogni ambito. Spostando, di volta in volta, l’ago della bilancia nel verso favorevole. Proporre un cibo gustoso è già viatico di per sé apprezzabile ed in una città altamente competitiva come Milano: l’unica soluzione arguta per sbaragliare la concorrenza. Solo da una lettura superficiale dei tanti articoli che trattano l’argomento, i simpatici compendi dove scovare luoghi segreti e suggerimenti allietanti per i propri pasti, si capisce che non basta approcciarsi a questa professione con in mano soprattutto buoni propositi e fattori anche vittoriosi, almeno in apparenza. Occorre quel certo “non so che”: grumo speziato che contraddistingue.
E rendere unica la proposta, diversa da quelle antagoniste, forse persino un poco aliena, ma che non spaventi, anzi invogli; pare semplice nelle idee che la nostra mente formula, tuttavia ogni progetto va poi sempre sostanziato. “Cibo gustoso a Milano” sarebbe solo un ideale slogan altrimenti, che necessiterà di molto altro per reggere l’urto, una volta che si decide di lanciarsi alla conquista del mercato.
Produrre cibo gustoso
- Avvalersi di materie prime di qualità è il segreto più importante per produrre cibo gustoso;
- come giocare con la fantasia, stuzzicando l’interesse degli avventori, anche mediante un regolare aggiornamento sulle novità che di continuo entrano in campo nell’arte culinaria.
- Non porsi mai limiti sugli abbinamenti, sperimentare, ma alla maniera di un vero laboratorio scientifico, proponendo certezze non creazioni estemporanee.
Conoscere gli avversari ed utilizzare strategie vincenti
- Trovare la propria nicchia è fondamentale in una variopinta costellazione come quella milanese;
- per riuscire in ogni impresa bisogna innanzitutto studiare ciò che propone il mercato;
- affiancarsi e diversificarsi, senza dimenticare mai che al centro di ogni modello deve ritrovarsi il cibo, che non può non essere gustoso per essere adatto al confronto. Oltre ogni tattica, la bontà del cibo avrà sempre la meglio su tutto.
- Circondarsi di professionisti entusiasti, esperti, desiderosi di mettere le proprie competenze al servizio di un’iniziativa che sia soprattutto comunione d’intenti ed incarico etico.
- I bisogni della clientela differiscono e dipendono dalle numerose sfaccettature di cui si compone quella determinata piazza: soddisfare è la missione di chiunque si cala nell’avventura ristorativa; fare in modo che la propria proposta sia più soddisfacente delle altre la chiave di ogni successo.
Analizzare le richieste della piazza
- Rimanere in contatto con le necessità del consumatore è basilare, poiché solo dal consolidamento cognitivo del rapporto tra domanda ed offerta si genera una produzione superiore.
- Essere curiosi, sagaci nell’intercettare le esigenze di una città che è in primo luogo sconfinata metropoli e come tale va trattata, dal momento che, in base a questo carattere, essa possiede esigenze specifiche, differenti da altre piazze.
- Osservare i competitori più in voga anche quale fonte d’ispirazione, mantenendo tuttavia un proprio stile ben definito, un progetto delineato, semplice, chiaro, onesto. Un marchio nel quale riconoscersi ed attraverso cui fidelizzare i clienti.
- Intuire le tendenze delle generazioni attuali, ma anche future, sempre un piede in anticipo sui tempi, senza escludere comunque nessuna fascia di possibili fruitori.
Milano si muove di un moto continuativo, Milano è un condensato universale di culture, preferenze, mode. Scegliere non è un lusso, ma la consuetudine. Si è scelti passando attraverso una serie indefinita di prove ed ostacoli. Viene scelto chi resiste, chi è in grado d’incidere, fare la differenza, affiorando dal magma per produrre cibo gustoso. Solo in questa maniera Milano diverrà culla, il giaciglio perfetto per ogni desiderio d’emergere. Non un dedalo senza via d’uscita, l’incavo cratere che brucia le speranze, anche le più ben riposte.