fagioli

I fagioli borlotti

C’è un racconto popolare inglese che parla di magia e fagioli. Jack poteva quasi apparire come il precursore di ogni buon vegetariano. Che cede la sua mucca in cambio di un pugno di semi. Sembrava a tutti pura eresia. Anche se la mucca oramai non dava più latte. Ma fu invece la fortuna sua e della sua famiglia. La pianta crebbe in una notte e in una notte si fortificò. A tal punto da potervi salire in cima. E condurlo verso il cielo, ad un luogo altrettanto fatato. Un castello. In cui vivevano un orco con la moglie. E da lì potè, poco a poco, trovare cibo con cui rifocillarsi. Sottrarre il necessario per vivere un futuro in agiatezza. Delle monete ed un’arpa dorate ed infine una gallina anch’essa dalle uova d’oro. Come lo era stato quello strano compenso. Perchè si usa ancora oggi questa espressione. I fagioli di cui vogliamo parlare noi, si chiamano invece borlotti. Guardiamo qualche loro caratteristica prima di dare una chiosa a questo sommario.

Caratteristiche dei borlotti

  • Appartengono alla famiglia dei fagioli comuni, la cui pianta, originaria dell’America centro-meridionale viene oggigiorno coltivata in tutti i climi temperati.
  • Hanno una tonalità tipica nel baccello e nel seme, con striature granata-violacee più o meno grandi su sfondo rugginoso o bianco. Una volta cotto il seme si uniforma nel colore.
  • Sono ricchi di calcio, magnesio, ferro, fosforo e potassio; di vitamine, soprattutto del gruppo B ed acido folico.
  • Contengono fibre e proteine vegetali ottime per la salute dell’organismo. Oltre che carboidrati alternativi.
  • Hanno un gusto intenso, forniscono circa 330 kcal ogni 100 grammi e non possiedono quantità rilevanti di grassi.
  • Con un’adeguata cottura (crudi vengono usati dagli indigeni come veleno!) contribuiscono al mantenimento di livelli consoni di glicemia, colesterolo e trigliceridi nel sangue

Tipologie di fagioli borlotti

  • Le varietà agrarie da coltivare sono: il fagiolo borlotto nano (Blason, Splendido, Meccanico, Lingua di fuoco, Suprema, Vigevano) o rampicante (Lamon, Brace, Stregonata e ancora Lingua di fuoco).
  • Vengono nominati in molti modi: cranberry, mirtillo, romano, ghadira, rosecoco, Saluggia.
  • In commercio esistono freschi, secchi, surgelati freschi e in scatola. Ognuno necessita della sua cottura.
  • I fagioli secchi devono essere messi a bagno in precedenza per almeno 12 ore e cotti per 1 o 2 ore.
  • Quelli freschi si trovano solo da maggio a novembre, vanno sgranati, lavati e bolliti subito, per un’ora circa.
  • I borlotti surgelati conservano intatte tutte le loro proprietà, mentre quelli in scatola, precotti, vanno scolati e risciacquati prima del consumo.

Utilizzo dei fagioli borlotti

  • L’utilizzo principale che si fa dei fagioli borlotti è nelle zuppe o minestre, accompagnati o meno da altre verdure.
  • Possono essere considerati anche come portata unica, principale, per esempio in umido.
  • Quando accompagnano dei cereali, si intensificano e completano le loro qualità.

Anche se i fagioli borlotti non possono essere assimilati propriamente a quelli incantati, possiedono grandi peculiarità. Arrecano numerosi benefici a chi li consuma. Si circondano persino d’una cornice aurea. Sono estremamente redditizi per l’organismo. Possono anche sostituire, in un regime alimentare ben miscelato, le proprietà di altri alimenti. Da sempre considerati imprescindibili. Perché i fagioli borlotti sono ricchi, quanto uno scrigno, di cospicui nutrienti. E come tutti i legumi, di bontà, che attende solo d’essere esaltata per esibire la sua magia.

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