Un idrolato, soluzione antica di riscoperta recente

Alchimisti e monaci del lontano passato adoperavano rudimentali alambicchi realizzati in terracotta per creare le loro magiche pozioni. Distillati su fuoco vivo in grado di sprigionare il potere insito in tutte le piante. Per il benessere di chi si affidava alla saggezza di rudimenti semplici ed efficaci. Un idrolato, soluzione al cui interno sono contenuti principi attivi di origine vegetale, ha pertanto origini remotissime. Tuttavia ha vissuto anche una stagione di profondo anonimato. Durante la quale la materia veniva considerata come normale scarto di altre lavorazioni. La sua grande diffusione si era interrotta pressappoco a metà del XVIII secolo; forse ad eccezione dell’acqua di rose che ha sempre mantenuto la sua importanza.

La riscoperta delle proprietà benefiche, cosmetiche e curative dell’idrolato ha permesso poi una nuova rinascita di questi prodotti. Quella odierna. Che si basa sulla molteplicità degli utilizzi, la passione per una lavorazione lenta ed accurata. Il piacere dello studio e della continua opportunità di sperimentare.

Cos’è e a cosa serve l’idrolato

  • Soluzione biancastra idrofila dalla complessa composizione;
  • ottenuta attraverso la distillazione in corrente di vapore d’acqua delle parti di una pianta contenenti il principio attivo;
  • radici, rizomi, legno, corteccia, foglie, fiori;
  • attraverso la distillazione si ottengono anche gli oli essenziali, maggiormente pregiati e diffusi;
  • l’idrolato mantiene tutte le caratteristiche dell’olio essenziale;
  • solitamente si fanno coincidere le denominazioni idrolato e acqua aromatica;
  • ma in verità l’idrolato è il risultato di scarto della distillazione delle piante, le acque aromatiche uniscono acqua ed olio essenziale;
  • si utilizza puro o miscelato con altri idrolati per sfruttare più proprietà di diverse piante;
  • talvolta necessita di conservanti perché può essere contaminato con facilità da microorganismi;
  • ma a livello legislativo questi sono considerati come sostanze tecniche, contenute in bassa percentuale per cui non è obbligatoria la loro indicazione;
  • possiede un potere tonicizzante per la pelle;
  • si adopera in genere dopo la detersione;
  • conviene spruzzarlo direttamente sulla pelle per una resa migliore;
  • utile al posto dell’acqua per comporre maschere di bellezza;
  • applicato sui capelli, diluito nello shampoo o come ultimo risciacquo sempre al posto dell’acqua, dona morbidezza e lucentezza;
  • ha potere decongestionante per gli occhi;
  • con l’idrolato si possono realizzare pertanto ottimi impacchi;
  • serve inoltre per profumare i tessuti e l’ambiente e nell’aromaterapia;
  • aromatizzante alimentare;
  • repellente per insetti;
  • di beneficio anche per gli animali.

Qualità dell’idrolato

  • Non esiste un protocollo specifico che verifica la qualità degli idrolati;
  • essa dipende dal produttore;
  • dalla materia prima d’estrazione;
  • la coltivazione delle piante in terreni d’altura, non contaminati, per esempio, è un fattore decisivo;
  • dalla capacità del mastro distillatore;
  • dalla diluizione maggiore o minore che nel primo caso indebolisce l’idrolato;
  • pur non essendo certificata esiste una regola generica condivisa dai distillatori artigianali: 1 kg di pianta corrisponde a 1 l di idrolato;
  • la lunghezza nei tempi di lavorazione è in genere sinonimo di qualità superiore;
  • le tempistiche oltre quelle di distillazione riguardano per esempio il tempo durante il quale il liquido è lasciato riposare dopo;
  • altri fattori che determinano composizioni di qualità sono la natura dell’acqua adoperata;
  • la temperatura della distillazione;
  • il materiale del distillatore ( rame, vetro, acciaio inossidabile)

Alcune tipologie

  • Rosa: fragranza intensa e rilassante per pelli secche e devitalizzate. Ha potere riequilibrante e si adopera per aromatizzare i dolci.
  • Fiori d’arancio: dolce e fruttato, rilassante. In cucina serve per impasti dolci, tisane, creme e macedonie. Dato il suo potenziale astringente, favorisce la rigenerazione cutanea. Importante per chi soffre di digestione lenta o spasmi.
  • Geranio: floreale aroma per piatti dal sapore intenso. Ottimo rilassante ed antistress, per pelli grasse o come doposole. Fornisce il suo contributo come antiparassitario e repellente per zanzare.
  • Camomilla: delicato, ideale per pelli sensibili e come decongestionante, lenitivo. Ottimo anche come antinfiammatorio per gli occhi.
  • Lavanda: rilassante, per preparare tisane. Profumare la biancheria o realizzare un bagno distensivo. Lenitivo e cicatrizzante per la pelle grassa, da utilizzare come dopobarba.
  • Salvia: dall’odore erbaceo, per pelli impure e grasse. Svolge azione antisudorifera. Ed è adoperato in caso di problemi gastrointestinali o bruciore di stomaco. Un valido rimedio contro le infiammazioni cutanee e del cavo orale.
  • Amamelide: pianta rinfrescante e lenitiva per pelli impure e grasse. Originaria del Nord America, del Canada e della Florida.
  • Rosmarino: odore erbaceo intenso. Aromatizzante a freddo, antiossidante, tonico e cicatrizzante. Se diluito serve per calmare gli spasmi intestinali ed attenuare il gonfiore addominale. Sul cuoio capelluto invece contrasta la forfora.
  • Timo: erbaceo pungente e pepato accompagna in cucina piatti di verdure, di carne o pesce. Antinfettivo per l’igiene orale, tonico per pelli grasse ed antiparassitario.
  • Elicriso: pianta del bacino mediterraneo, decongestionante. Estremamente utile nel combattere problemi di dermatite cronica del volto.

Come detto la distillazione avviene per corrente di vapore mediante un distillatore solitamente in acciaio composto da 4 parti:

  1. Caldaia con l’acqua
  2. Contenitore (alambicco) dove introdurre la pianta
  3. Serpentina di raffreddamento
  4. Separatore

Quando l’acqua raggiunge il punto d’ebollizione, il vapore viene incanalato nell’alambicco. Passando attraverso la pianta ne estrae l’olio essenziale che porta con sé. Si raffredda una volta raggiunta la serpentina. Finisce nel separatore. Visto che olio essenziale ed idrolato hanno pesi specifici diversi, la separazione è automatica. Il vapore condensato puro, senza additivi, è pregno di ogni principio idrosolubile della pianta, quello che ne garantisce le proprietà terapeutiche.

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