Pasta dietetica, prodotto concreto o solo un concetto?

Lo abbiamo ripetuto spesso, forse fino quasi ad annoiarvi, che non esiste strada in discesa per quanto concerne la dietetica. Occorre impegno, sacrificio, buona volontà, ma non rigidezza assoluta. Pertanto sarebbe una contraddizione affermare che esistano prodotti dietetici a prescindere. Tuttavia, molto spesso, si leggono entusiastici messaggi in tal senso, da chi fa dell’arte pubblicitaria un mestiere. Precisiamo, come per ogni argomento delicato, nulla va respinto senza uno studio approfondito. Bollare certe affermazioni come dicerie ha la stessa portata negativa di accogliere tutto senza riflettere. Poiché nel bene e nel male informarsi è l’unica discriminante davvero positiva. Una pasta dietetica pertanto è un prodotto fatto e finito? Che si trova in commercio e porta a risultati concreti con minimi sforzi? O piuttosto un concetto che se accolto cambierà le nostre prospettive a tavola? Bisogna riallacciare i fili delle conoscenze acquisite per trovare una risposta.

Benefici della pasta

  • La pasta è uno dei punti cardine della dieta mediterranea;
  • spesso ostracizzata, in realtà è un alimento in grado di saziare senza fare ingrassare;
  • a patto che lo si consumi nelle giuste proporzioni, all’interno di una dieta ricca e bilanciata, senza eccedere nei condimenti;
  • la varietà è importante anche nell’ottica delle diverse tipologie di pasta che esistono;
  • nella loro composizione interna, per esempio, che può riguardare farine di tipo svariato;
  • un punto importante, forse spesso trascurato è la cottura stessa della pasta.

La pasta dietetica come prodotto: un’alternativa ad est

  • Al giorno d’oggi esistono prodotti particolari che hanno rivoluzionato il concetto di “pasta” classico;
  • potremo definirla “pasta dietetica” anche se della tradizione mantiene solo certe forme;
  • ci riferiamo in questo caso agli Shirataki di Konjac;
  • probabilmente non tutti li conoscono ancora, perché si trovano più facilmente nei negozi orientali o sono acquisibili online;
  • anche se alcuni supermercati e negozi ne hanno già sdoganato il commercio;
  • che risente tuttavia di costi molto più elevati rispetto alla nostra cara pasta di frumento;
  • il loro alone di novità riguarda però solo l’occidente perché appartengono da tempo immemore alla cucina asiatica;
  • il konjac è una radice che può essere consumata così come appare o trasformata in farina dando origine a spaghetti, tagliatelle, riso e persino lasagne alternative;
  • gli shirataki non sono un sostituto totale della pasta, chi si aspetta un prodotto miracoloso potrebbe infatti rimanere deluso dalla loro consistenza molto diversa da quella a noi nota;
  • ma diventano una valida e divertente alternativa per chi consuma troppi carboidrati amidacei;
  • il loro punto di forza è la quasi totale assenza di calorie, i pochi grassi e carboidrati all’interno, la ricchezza di sali minerali, la presenza del glucomanno che favorisce il senso di sazietà;
  • per aumentarne l’appetibilità sarebbe meglio prepararli con metodologie ed ingredienti provenienti dallo stesso ambito, quello della cucina orientale.

Altre ipotesi di pasta dietetica

  • esistono poi numerosi prodotti che possono essere considerati in un certo senso dietetico, perché più sazianti;
  • come per esempio la pasta a basso indice glicemico, ottima per i diabetici: a differenza di una pasta integrale, che contiene fibra insolubile, la solubilità della fibra, nella pasta per diabetici, ne limita l’abuso;
  • la pasta proteica invece è caratterizzata da bassi livelli di grassi e carboidrati, abbinati ad un contenuto proteico eccezionale;
  • si compone di farina, proteine della soia, albume e fibra alimentare;
  • per controllare l’indice glicemico e favorire la sazietà, la pasta di legumi è altresì ottima, contenendo meno carboidrati e più proteine;
  • dal punto di vista calorico, i numeri non differiscono molto da quelli della comune pasta e la quantità consigliata scende a 65/70 gr per non esagerare con l’assunzione proteica;
  • ma la pasta realizzata partendo da lenticchie, piselli, ceci, fagioli possiede alti standard qualitativi nutrizionali ed è importante per chi ha intolleranze alimentari.

La pasta dietetica come concetto

  • Nessun prodotto può essere consumato in quantità spropositate, senza il doveroso controllo;
  • anche la pasta che, in senso lato, si considera dietetica deve sottostare alle normali regole per una sana alimentazione;
  • il conteggio calorico complessivo rimane un buon punto di partenza;
  • ma quella pasta che non incide in maniera pesante su quest’ultimo valore (come accade per gli shirataki), deve in ogni caso rispettare certi canoni;
  • come un condimento leggero e con un quantitativo di grassi contenuto;
  • la presenza, ove possibile, di verdura accanto alla pasta;
  • il bilanciamento giusto tra carboidrati e proteine;
  • l’utilizzo del pesce e di tutti i prodotti universalmente ritenuti “sani” nel sugo che completa il piatto;
  • un ulteriore consiglio importante è quello di cuocere la pasta al dente perché sarà molto più digeribile;
  • la dispersione di amido nell’acqua fa perdere inoltre qualità nutrizionali alla pasta;
  • infine, a parità di peso, la pasta secca è di maggiore aiuto, nelle diete, rispetto alla pasta fresca: cresce di più e sazia maggiormente.

Di tutte le cose semplici la sola che posso mangiare ogni giorno, non solo senza noia ma con l’avidità di un appetito inalterato dall’eccesso, è la pastasciutta.

(William Somerset Maugham)

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