Cibo sano

La consulenza nutrizionale ti aiuta

La consulenza nutrizionale ha un obiettivo primario ed essenziale: quello di educare i diversi individui che la richiedono, nel rapporto quotidiano con il cibo. Esiste infatti una differenza importante tra alimentarsi e nutrirsi. Ci si alimenta con qualsiasi tipo di cibo, senza porre attenzione alla quantità, alla qualità o all’interazione che avviene tra i vari alimenti. Ciò non significa che “mangiare” sia sufficiente ad un corretto stile di vita, a muoversi lungo una linea ideale per la salute dell’organismo. Un altro significato infatti lo possiede il “nutrirsi”. Fare cioè ricorso a tutti gli elementi presenti all’interno dei prodotti con cui ci alimentiamo. Compiere scelte virtuose che incidano sul benessere. Mischiare i componenti in maniera adatta a tale scopo.

Spesso non è facile dirimere le controversie che stanno all’interno del tema nutrizionale. Qui si inserisce il discorso di una consulenza che permetta di trovare il giusto equilibrio, insegni quali sono i comportamenti migliori da tenere.

La consulenza nutrizionale nel concreto

  • La consulenza nutrizionale insegna a fornire al corpo il quantitativo necessario di sostanze per garantirne salute e benessere;
  • istruirsi sulla composizione degli alimenti, sull’interazione che avviene tra essi una volta assunti, sull’importanza della qualità a discapito della quantità è il passo principale da compiere;
  • il rapporto tra entrate ed uscite, tra assunzione calorica e dispendio è un meccanismo necessario, ma non la sola base di valutazione che il consulente nutrizionale adopera;
  • esistono formule scientifiche, tabelle e tutta una serie di strumenti tecnici che permettono di regolare e calibrare il quantitativo occorrente ad ogni persona in base al suo stile di vita e al suo metabolismo;
  • il consulente valuta, agisce e aiuta chi si rivolge alle sue competenze per introdurre nuove regole di comportamento che sublimino il rapporto individuale con il cibo.

Chi necessita di una consulenza

  • Naturalmente è facile intuire che i soggetti principali che si rivolgono alla consulenza nutrizionale sono quelli che hanno un rapporto difficoltoso con il cibo a più livelli, dalla semplice irregolarità alimentare che causa sovrappeso;
  • ad una complessa serie di patologie (come l’anoressia o la bulimia tra le altre) che prevedono oggi, grazie agli studi effettuati sul tema, la figura del nutrizionista in collaborazione con altri professionisti per un approccio risolutivo multidisciplinare;
  • la malnutrizione rappresenta il rovescio di una simile medaglia, e può essere causata da malattie direttamente o indirettamente legate al cibo sulle quali la consulenza nutrizionale interviene in maniera decisa;
  • una consulenza tiene conto della figura che ad essa si rivolge, dei risvolti della sua condizione e del rapporto tra cibo e farmaci assunti, cibo e metabolismo, cibo e quotidianità;
  • molteplici sono inoltre le fasce di interesse che a seconda delle diversità insite ricevono un trattamento personalizzato ( uomini o donne, anziani o bambini, lavoratori o sportivi, soggetti sani o affetti da disturbi di qualsivoglia origine).

Cosa avviene durante una consulenza

  • Il percorso della consulenza inizia da un incontro conoscitivo nel quale si acquisiscono dati e caratteristiche del paziente;
  • per valutarne composizione corporea e metabolismo, introito calorico e comportamenti, variabili patologiche e stile di vita;
  • attraverso l’utilizzo di tecniche scientifiche anche tra le più innovative, quelle proprie del nutrizionista e se necessario ulteriori esami maggiormente approfonditi (esami su intolleranze, carenze…)
  • Composto il quadro base si procede con lo stilare la dieta personalizzata tenendo conto anche dei gusti del soggetto;
  • spesso si forniscono ulteriori regole generali sulla sana alimentazione;
  • e si programmano incontri fissi e cadenzati per valutare l’evolversi di un percorso che non durerà per un breve tratto, ma dovrà caratterizzarsi, per risultare efficace, come un nuovo inizio che legherà per la vita, con consapevolezza, volontà, accettazione.

Ricordati, se mai dovessi aver bisogno di una mano che ti aiuti, che ne troverai una alla fine del tuo braccio… Nel diventare più maturo scoprirai che hai due mani. Una per aiutare te stesso, l’altra per aiutare gli altri.
(Audrey Hepburn)

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