Spesso si trovano articoli, scritti su web, che di un’impalpabile impersonalità fanno sfoggio. Perché è scarso l’interesse verso la persona che legge. Piuttosto altri sono i parametri riconosciuti. Forse saremo caduti anche noi nella trappola della visualizzazione selvaggia, talvolta o forse gettare su un foglio digitale un po’ di umanità potrebbe precludere interesse. Ma il gioco, che poi tale non è, vale il rischio. Qualunque esso sia. Nell’ambito dell’alimentazione è fondamentale capirsi, infondere fiducia, empatizzare con chi si trova di fronte ad un bivio. In base all’esperienza maturata, interessandomi di tali argomentazioni ed anche per aver provato sulla mia pelle il cambiamento, se mi trovassi a dialogare con un amico in cerca di consigli, saprei esattamente cosa dire: lavora su te stesso e mangia sano!
Non uno slogan qualunque, ma il metodo migliore, più efficace, per stravolgere la vita e donare al proprio organismo quella ventata di salute che, se mai intrapresa prima, garantisca ad anima e corpo una pace duratura.
Lavora su te stesso e mangia sano: fa bene all’anima
- Lavorare su se stessi comporta un difficile percorso di analisi delle proprie emozioni;
- perché spesso dietro le cattive abitudini alimentari si cela un bisogno diverso, dal quello del puro nutrimento offerto dal cibo;
- capire l’origine della propria “fame” è il punto di partenza per evolvere in meglio;
- lo stile di vita che scegliamo di intraprendere, oltre i doveri imprescindibili, influenza la nostra condizione generale;
- una vita sana comporta movimento, lo svolgimento di attività che siano di benessere al corpo, ma anche all’anima;
- perchè entrambi, nel tutt’uno che rappresenta la nostra identità di esseri umani, sono sottoposti a fonti continue di stress;
- allentare le tensioni in maniera consona, senza ricorrere ad artifici insalubri, quale puó essere il cibo spazzatura, è la via da seguire per un percorso incentrato sulla salvezza del nostro organismo;
- la salute mentale si rafforza anche attraverso pratiche come la meditazione, che a livello scientifico ha ottenuto riscontri di validità assoluta;
- lavorare su se stessi significa poi colmare le lacune dal punto di vista conoscitivo nei riguardi di cibo ed alimentazione;
- benché possa risultare difficoltoso destreggiarsi in tali campi, la tecnologia moderna e l’accresciuto sentire comune, che spinge ad una migliore forma di comunicazione, ci forniscono già molti strumenti idonei;
- tuttavia in caso di ulteriore necessità esistono, al giorno d’oggi, professionisti, in piú campi che aiutano il lavoro su noi stessi, sia dal punto di vista dell’istruzione alimentare che del benessere mentale.
Mangiare sano giova al corpo
- Come abbiamo più volte constatato nel corso di questi anni, mangiare sano è l’unica soluzione affinché il nostro organismo possa beneficiare di una salute lunga e perpetua;
- mangiare sano significa adeguare le porzioni al dispendio energetico che richiede il corpo, in base alla vita che si conduce, ma non solo;
- ci sono principi fondamentali che legano l’alimentazione alla salubrità;
- e questi ricadono innanzitutto sulla materia prima a nostra disposizione;
- prodotti freschi e trattati con naturalezza vanno sempre privilegiati;
- la condizione visiva dell’alimento è la cartina tornasole della sua qualità;
- la lavorazione industriale eccessiva è nociva;
- sia quella che sottopone il prodotto a modifiche per una più lunga conservazione;
- sia quella che si avvale dell’uso di additivi che ne modificano gusto ed aspetto;
- inoltre il consumo quotidiano di elementi come gli zuccheri dei dolci, i grassi saturi (di origine animale) ed il sale va limitato, nel quadro generale di una corretta e sana alimentazione;
- un ulteriore aspetto da tenere in considerazione ed in relazione parallela con gli altri suggerimenti è la modalità di cottura che scegliamo per i nostri piatti;
- le cotture semplici, sgravate da pesantezze non necessarie, sono di gran lunga le più adatte ad un mangiare corretto nei confronti della salute dell’individuo.
Tante persone si alimentano, o addirittura si sovralimentano, ma non si nutrono, e le conseguenze di ciò possono essere gravi. Alimentarsi senza essere consapevoli della presenza o dell’assenza nei cibi di elementi e sostanze per noi vitali (alimentarsi senza nutrirsi, in definitiva) espone a molti rischi.
Umberto Veronesi