Uno dei principali problemi che impedisce a molti di avvicinarsi con entusiasmo al cibo sano si fonda su un preconcetto errato. Quello per cui il cibo sano manchi di gusto e sapore. In realtà gusto e sapore nel cibo sano sono ben presenti nella misura in cui si comprende la modalità di funzionamento del primo, uno dei nostri cinque sensi, e come si puó sviluppare appieno il secondo. La paura di perdere il piacere nel cibarsi, non è figlia solamente del rapporto edonistico che siamo soliti instaurare a torto con l’atto in sé. Ma anche di una limitazione delle conoscenze a livello pratico. Perché esiste il modo di arricchire il sapore di una determinata portata anche quando questa risponde a canoni di sana alimentazione. Il sapore innanzitutto è già insito negli alimenti stessi, quando sono freschi e naturali. Come allo stesso modo, il gusto puó essere allenato, affinchè si percepisca ogni più piccolo stimolo anche in assenza di arricchimenti forzosi.
Cosa si sa di gusto e sapore
- Dei 5 sensi posseduti dall’essere umano, il gusto è quello che permette di rilevare il sapore del cibo e di alcuni minerali;
- la nostra sensibilità gustativa permette di distinguere persino tra cibo e sostanze tossiche;
- certe preferenze sono innate e fanno sà che il dolce per esempio venga preferito all’amaro ad un primo assaggio;
- si vedono spesso video in cui bambini molto piccoli assaggiano alimenti aspri o amari provando una sensazione primaria di rifiuto;
- ma con l’esperienza il gusto si allena e con il tempo certi gusti entrano tranquillamente a far parte del regime alimentare più consapevole;
- lingua, palato, faringe ed epiglottide sono tutte coinvolte nel processo di percezione;
- il gusto permette di esplorare i diversi sapori;
- amaro, dolce, salato e aspro sono quelli più noti, nonchè riconosciuti;
- l’umami è il gusto saporito presente in alimenti ricchi di proteine;
- kokumi è un sapore ricco (aglio, cipolla) talvolta considerato nella sua unicità , talvolta inglobato nell’umami;
- il piacere che proviamo negli atti del bere e mangiare si definisce appetibilità ;
- minima dopo il consumo di un certo cibo, massima quando se ne è privati.
Avere gusto e sapore nel cibo sano è possibile
- Mangiare sano non significa in nessun caso rinunciare al sapore;
- perchè il gusto è stimolato da tante componenti diverse;
- questa credenza si origina dal falso mito che conferisce solo a grassi e sale (o peggio ancora ad addittivi artificiali) il ruolo di creatori del sapore;
- il punto di partenza è la scelta di un alimento fresco e naturale, perché in questo modo il sapore originario mantiente immutate le sue migliori caratterisiche;
- quindi frutta e verdura stagionali, ad esempio, sono da preferirsi;
- spostandoci alla fase preparatoria, mangiare sano significa soprattutto dare carattere ad un piatto;
- da gustare non scondito, ma “addobbato” secondo criteri logici ed in perfetto equilibrio con la salubrità ;
- esistono perció alleati utili e preziosi come le erbe aromatiche e le spezie;
- prezzemolo, basilico, origano, timo, maggiorana, aglio tra le prime, peperoncino, curcuma, pepe, zenzero tra le seconde, sono alcuni suggerimenti che possono sostituire l’abuso di grassi e sale;
- capperi, olive, semi e frutta secca, forniscono un buon quantitativo di grassi eccellenti per qualità ;
- lo stesso olio di oliva è in grado di assumere sfumature diverse se aromatizzato o miscelato in emulsioni appetitose;
- in genere le cotture più semplici non indeboliscono mai la capacità nutritiva degli alimenti in connubio con l’esaltazione del sapore di base;
- la cottura infatti serve a sublimare le caratteristiche di un prodotto, non a mortificarle.