In ogni rivolo della nostra esistenza raggiungere un perfetto equilibrio consente di trovare sosta al logorante movimentarsi dei suoi ingranaggi. Una sosta che non significa annullamento. Ma costanza tale nel tempo da escludere il prodursi di fattori negativi. L’equilibrio di una mente in pace con il resto del corpo. Dei sentimenti che rinvigoriscono. L’equilibrio nella relazione giornaliera con il cibo. Se per perdere peso è sufficiente introdurre un quantitativo calorico inferiore a quello consumato (deficit calorico). E per praticare un’alimentazione ritenuta sana si fa ricorso spesso alle conoscenze basilari. Garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata assieme si prefigura come ulteriore confronto. Pur nelle difficoltà , questo processo non deve mai essere sinonimo di sofferenza, fisica e/o psicologica. Non deve sfociare in comportamenti deleteri che ledano a loro volta la salute. E non può prefigurarsi in un’ottica d’improvvisazione, priva delle giuste garanzie.
La bilancia è da sempre simbolo concreto delle paure più recondite legate al cibo. Ma seguendo un regime di alimentazione sana ed equilibrata, diventerà strumento concreto e metafora comportamentale. Un modello che si fondi su proporzioni, numeri, requisiti, con un’unica meta: il benessere personale.
I requisiti di un’alimentazione sana ed equilibrata
- Ogni soggetto in base al dispendio energetico individuale, ha bisogno del giusto nutrimento che permetta il corretto funzionamento del proprio organismo.
- Ogni alimento è direttamente coinvolto nei processi di funzionamento dell’organismo e possiede un proprio potenziale energetico.
- Carboidrati, proteine e grassi si definiscono macronutrienti che forniscono energia. Vitamine, sali minerali, micronutrienti, altrettanto importanti. Tutti hanno mansioni specifiche essenziali e sono contenuti in proporzione variabile nei diversi alimenti.
- Le percentuali di assunzione di ciascun nutriente sono predeterminate, nel novero di un’alimentazione equilibrata.
- In una dieta equilibrata onnivora, le proteine di tipo vegetale vanno alternate con quelle di tipo animale.
- Il consumo di carni rosse va comunque limitato.
- I grassi insaturi presenti in maggior misura negli oli vegetali, nella frutta secca e nei prodotti ittici, sono preferibili ai saturi, presenti in maggior misura nei grassi di origine animale (burro, lardo, strutto), nella carne, nei prodotti lattiero-caseari (latte intero, panna, formaggi) e in alcuni oli tropicali (palma, cocco), per gli effetti nel tempo sulla salute.
I suoi numeri
- Circa la metà dell’energia totale giornaliera di un’alimentazione equilibrata è fornita dai carboidrati.
- Cereali, loro derivati e tuberi ne sono la fonte principale;
- per il loro contributo benefico sulla salute e per l’alto potere saziante il 50% dei cereali consumati dovrebbe essere di tipo integrale.
- Le proteine, tuttofare dell’organismo, rappresentano il 10-15% delle calorie totali; il quantitativo da assumere dipende anche dal peso corporeo; sono di tipo animale (carni bianche e rosse, pesce, uova, latte e derivati) e vegetale (legumi, cereali, frutta secca).
- Nel contesto di bilanciamento, il consumo di grassi è necessario ed indicato in un 30-35%.
- Frutta e verdura sono alimenti eccellenti, meno calorici e più sazianti che contengono anche fondamentali micronutrienti. 5 porzioni è il suggerimento minimo giornaliero di consumazione.
- Una ripartizione equilibrata, prevede 5 pasti quotidiani. La colazione è, in un certo senso, la più importante tra essi.
Logico che numeri ipnotici e nozioni a pioggia spesso avviliscano. A maggior ragione chi deve avviarsi ad un percorso di alimentazione sana ed equilibrata. Poiché fanno sentire come un giocoliere maldestro. A cui cadono i piatti. Ogni persona lasciata sola tende infatti a colpevolizzarsi per eventuali insuccessi. Proprio per non rinunciare già in partenza, si fa ricorso al nutrizionista. Una figura professionale che sia d’aiuto in tale destreggio. E con appetito di imparare si acquisisce così una competenza per la vita.