Piatto sano

Il cibo è legato alla mente

Il cibo è legato alla mente da un filo sottile, ma indissolubile, tramato da quella rete di eventi, comportamenti e sensazioni che creano, attimo per attimo la nostra esistenza. Non è forse vero che quando si è particolarmente sotto stress si sente la necessità di un cibo che appaghi non solo l’aspetto nutritivo del nostro corpo? O che esistano cibi confortevoli, a prescindere da gusto, forma ed utilità, di cui ognuno di noi deve circondarsi, a seconda della stagione e dello stato d’animo del momento? Il filo sottile, sempre pronto a spezzarsi o a rinvigorirsi è quello poi dell’equilibrio che lega proprio mente, cibo e corpo. Perché non sempre è possibile mantenersi sulla retta via. Occorre sì, talvolta, allentare la presa delle regole, di certe imposizioni. Perché l’essere umano, nel suo sentire, quando questo è in conflitto con la ragione per tante ragioni, è fallibile. Una natura, la sua, intrinseca e non reversibile.

Occorre perché l’errore non diventi danno deleterio, ma soprattutto perpetuato, comprendere le dinamiche interne che legano la nostra mente al cibo. Giacchè dalla conoscenza profonda di sè e del rapporto che si instaura con esso arriva la soluzione giusta per rimendiare agli errori. Controllare infine la robustezza proprio di quell’arteria che ci separa invece dal baratro più oscuro.

Il ruolo della mente nell’essere umano

  • Con la parola mente si descrivono tutte le funzioni superiori del cervello e delle emozioni;
  • nel particolare quelle di cui si può avere coscienza soggettiva (sensazione, pensiero, intuizione, ragione, memoria, volontà);
  • ognuna con un grado diverso rispetto alle altre;
  • molte di esse, appartenenti all’attività della corteccia celebrale, quindi appartenenti al lato neurofisiologico, formano l’intelligenza nel suo complesso;
  • se ci riferiamo altresì alla psiche allarghiamo il significato di mente alla dimensione irrazionale degli istinti e a quella del profondo inconscio;
  • i dibattiti principali riguardo alla mente si legano proprio a questa distinzione tra alte funzioni intellettive ed emozioni primitive, se sussiste o meno cioè la necessità di identificarle in maniera separata, denominarle in due modi diversi.

Perché il cibo è legato alla mente

  • Il cibo e la mente si influenzano reciprocamente;
  • da questa interconnessione dipendono sia le scelte che effettuiamo nel quotidiano, sia il benessere percepito a livello emozionale;
  • perché il cibo è un fattore relativo alla salute del nostro corpo, ma anche perché benessere fisico e psichico vanno, anch’essi, di pari passo;
  • la complessità di tali meccanismi è pari solo a quella dei dibattiti che si ricorrono sui diversi stati della mente;
  • ed è per questo che gli studiosi si interessano in maniera approfondita a questo legame;
  • l’intestino viene persino definito un secondo cervello;
  • e tutti noi ben sappiamo poi quanto il corretto funzionamento dell’apparato digestivo ricada sul benessere del sistema nervoso;
  • il cibo tuttavia influenza, nel suo consumo, anche la vita di relazione;
  • il cibo è, nella nostra cultura, sinonimo di convivialità;
  • con il cibo si comunica, come e forse persino di più che con le parole;
  • e tutti questi aspetti, senza tralasciarne alcuno, non possono essere mai ignorati quando ci si chiede: perché il cibo è legato alla mente?

La maggior parte delle persone credono che la mente sia uno specchio, che riflette più o meno accuratamente il mondo esterno, senza rendersi conto, al contrario, che la mente stessa è l’elemento principale della creazione.
(Rabindranath Tagore)

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