Per scrivere di qualsiasi argomento è essenziale studiare ed essere credibili. Scrivere dopo aver provato sulla propria pelle le effettive risultanze di un determinato concetto ha un sapore diverso. Non si può ingannare il lettore. Tanto più in una fase storica in cui il cibo ha assunto un ruolo centrale nella vita. Nozioni elementari di cibo sano, scaraventate su una cattedra imbandita, sono raggiungibili da chiunque voglia apprendere un metodo. Talvolta talmente asettiche da indurre subito a trascurarle. Specialmente poi quando la parte di noi restia ai cambiamenti fa attrito. Essa impedisce così la fisiologica mutazione di atteggiamenti equivoci. Questo almeno fino a che la corda è così tesa da rischiare di spezzarsi. C’è chi riesce a prevenire tale istante di non ritorno. E chi subisce invece conseguenze irreversibili di sbagli protratti nel tempo. Per paura o pigrizia, soggettive debolezze che non possono comunque subire giudizio.
La molla che fa muovere gli ingranaggi può al contrario scattare per caso. Può essere un amico che poggia la mano sulla nostra spalla. Un evento particolare che sconvolge. Vedere gli altri vivere la vita che noi vorremmo avere. E si realizza che cambiare non è più solo un’opportunità, ma una necessità. Accostarsi al cibo sano non è mai un cambiamento fine a sé stesso.
I tanti perché di un cibo sano: la teoria
- Le materie prime a disposizione per il nostro sostentamento sono molteplici;
- nella loro condizione più fresca ed originaria possibile mantengono tutte le principali proprietà.
- Le pesanti lavorazioni industriali intaccano la genuinità dei prodotti;
- soprattutto quando quelli virtuosi quando entrano in contatto con altri carenti di requisiti nutrizionali.
- Un’alimentazione povera di grassi e zuccheri aggiunti, alcol e sale è correlata ad un ridotto rischio di mortalità e d’insorgenza di patologie croniche.
La pratica
- La frutta e la verdura hanno un alto potere saziante e contengono numerosi micronutrienti;
- gli zuccheri presenti nella frutta, nella verdura e nel latte consumati correttamente, possono già coprire il fabbisogno giornaliero;
- utilizzare verdura e frutta allo stato naturale garantisce il mantenimento della loro fibra elemento regolatore di funzioni importantissime per l’organismo.
- I grassi accumulano e forniscono energia, aumentano l’assorbimento dei nutrienti, ma non tutti hanno i medesimi attributi positivi;
- i grassi di origine vegetale dell’olio di oliva e della frutta secca a guscio, nonostante il cospicuo apporto calorico, sono ritenuti sani e fondamentali;
- i prodotti ittici, in particolare il pesce azzurro nostrano, sono ricchi di grassi Omega 3 che hanno rilevanti effetti a livello metabolico.
- Cereali, patate e legumi apportano carboidrati e proteine, ma anche altre sostanze salutari;
- i legumi sono un ottima fonte alternativa di proteine vegetali, fibra e micronutrienti e prevengono il manifestarsi di malattie degenerative;
- i cereali integrali possiedono un alto potere saziante, assumono un ruolo vitale di prevenzione ed interagiscono nell’organismo con la funzione intestinale.
- Ci sono poi alimenti come la carne, le uova e i derivati del latte che vanno adoperati sempre nel giusto contesto perché esprimano il loro potenziale.
Abbiamo provato ad accettare una sfida. Togliendoci per un attimo quella maschera d’impersonalità che caratterizza troppe pagine illuminate da buone intenzioni, ma lontane dal cuore di chi le attraversa, . Confessando tra le righe un problema. Non ancora stabilizzato, nonostante la fame di conoscenza. Sperando così d’esser stata d’aiuto agli indecisi. A chi non sente lo stimolo per dare inizio alla rotta verso il cibo sano. Questa è una missione senza prezzo. A volte l’unica fune a cui appigliarsi diventa d’acciaio se dalla parte opposta si trova a tirarla chi comprende sul serio. Non per calcolo. Chi ha visto in faccia quei demoni che fanno precipitare nel ventre ingordo di un pozzo da scalare poi con fatica.