centrifugati di frutta

Centrifugati di frutta: virtù e conoscenza

L’equilibrio è croce e delizia dell’esistenza umana. Esiste però almeno un concetto lampante acquisito interessandoci di alimentazione. La virtù sta sempre nel mezzo. Nulla è assoluto, tutto relativo. Ed in relazione ai centrifugati di frutta, possiamo affermare che essi rappresentano il compendio di tante nozioni incamerate in precedenza. Abbiamo constatato come la colazione per esempio sia un pasto fondamentale. Che necessita di energie pronte, sfruttabili per permettere di carburare. SI ricorre spesso quindi alla sola opzione del caffè per trovarle. Abbiamo capito che una dieta sana prevede rotazione. Così avere più alternative a disposizione aiuta. I centrifugati possono diventare un’opzione alternativa intrigante. Ci siamo arrovellati sul fatto che nessun alimento sembra mai mettere tutti d’accordo. E partendo da questo presupposto arresi all’evidenza che ogni sostanza introdotta nel nostro corpo presuppone riflessione. Abbiamo però esultato per un grande strumento concessoci: la conoscenza.

I centrifugati di frutta appartengono alla categoria dei nutrimenti che generano discussione, nel bene e nel male. Ma per crearsi un’opinione, l’unica certezza è carpirne attributi e carenze. Ottimizzarne l’impiego e soppesarne le differenze rispetto a quelle bevande a loro più assimilabili.

Il bugiardino dei centrifugati: caratteristiche tecniche

  • Utilizzano anche frutta e ortaggi che non possono essere spremuti tradizionalmente. Variano dagli “estratti” per la velocità maggiore di lavorazione e dai “frullati” per dose iniziale di cibo e per purezza finale.
  • Le lame del macchinario tagliano i prodotti e grazie alla forza centrifuga polpa e succo si separano. L’altissima velocità sviluppa però calore che ossida una parte delle vitamine e dei minerali di partenza.

Consigli e utilità per i centrifugati di frutta

  • Vanno consumati quasi nell’immediatezza della realizzazione e non si possono conservare.
  • Sono idratanti, con buon potere alcalinizzante e digeribilità. Assai concentrati, consigliati per chi riscontra problemi nell’assumere quantità eccessive di fibre.                 
  • La fibra perduta può essere riciclata o eventualmente reintrodotta in una fase successiva. La sua assenza fa sì che vitamine e sali minerali siano subito assorbiti.
  • La situazione di consumo che facilita gli effetti favorevoli è a stomaco vuoto prima dei pasti, a colazione o ancor meglio come spuntino.
  • Uno o due bicchieri al giorno è il quantitativo ideale;

Composizione

  • Nella preparazione non deve esserci prevalenza di frutta. Anche i suoi zuccheri, ingeriti in forma liquida, vengono assimilati dall’organismo più velocemente.
  • Tutti i vegetali sono adoperabili eccetto quelli a foglia;
  • la frutta idonea è quella che contiene la percentuale più elevata d’acqua.
  • La spartizione ottimale prevede l’utilizzo della verdura quasi al 70%, con la frutta a complemento, seppur di vincolante gradevolezza.
  • Il tutto va accuratamente lavato;
  • le bucce morbide sono importanti per ricchezza di principi attivi, vanno evitate quelle dure o i torsoli.
  • Gli alimenti maturati secondo natura sono più ricchi di enzimi. Il grado di maturazione e la freschezza sono essenziali per la concentrazione di nutrienti. Per questo fattore, beni a km zero sono opportuni, assieme a quelli biologici, anche per un minore impatto di sostanze contaminate.
  • Non vanno dolcificati;
  • in aggiunta sono invece raccomandati i grassi vegetali buoni che rendono il preparato più piacevole, e favoriscono l’assorbimento delle vitamine liposolubili.
  • Inserire succo di limone corregge il gusto, rallenta i processi ossidativi, mantiene i colori originari ed incrementa i pregi così come gli esiti stabilizzanti.

Da tutto ciò possiamo desumere che, non essendo però fatti per vivere come bruti, abbiamo ogni possibilità per prediligere condizioni ideali d’uso: un vantaggio determinante. I centrifugati di frutta, non sono pozioni miracolose che consentono di dimagrire senza sforzi o saltare i pasti. Né bevande prive di dote, tutt’altro. Non possiamo considerarli sostitutivi completi neppure delle porzioni di frutta e verdura suggerite dai nutrizionisti. Ma surrogati ideali contro quella manipolazione industriale arricchita da elementi attrattivi deleteri. Come oramai dovrebbe suonare familiare al nostro intuito, ogni approccio risulta dunque all’altezza, quando è senza abusi. Corretto nelle modalità. In un’unica parola: equilibrato.

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