healthy food al mirtillo

Healthy food e consapevolezza dietro ogni scelta

Mi sono chiesta spesso se sarei riuscita ad intraprendere un percorso di dimagrimento abitando in un quartiere diverso dal mio. Piuttosto piccolo, senza grandi tentazioni attorno. Certo esiste pur sempre la pizzeria dietro l’angolo. L’unico supermercato di zona è rifornito adeguatamente di ghiottonerie. Quando poi tira un vento disonesto, se si apre la finestra di prima mattina, si viene investiti dall’inebriante profumo di dolciumi e prodotti da forno. Sono come sirene suadenti, chiamano a rimpinzarsi fin dalla colazione. Tuttavia se si girovaga per la città allora le seduzioni crescono in maniera esponenziale. Noto così che anche il cibo sano oggi viene finalmente proposto con gusto ed efficacia altrettanto allettante. Del resto non vi è neppure una connessione così subordinata tra dimagrimento e cibo sano. Il primo si ottiene anche solo diminuendo il quantitativo introdotto nell’organismo. Senza per forza approcciarsi all’universo complesso, ma vantaggioso, del secondo. Healthy food e consapevolezza sono invece fondamentali.

Seguire una “dieta” non è azione praticabile in un tempo indeterminato. Soprattutto se restrittiva o sbilanciata. Come si può sempre apparire magri pur cibandosi di alimenti poco salutari. Adoperano determinati accorgimenti ingannevoli agli occhi altrui e per il proprio corpo.

Healthy food e consapevolezza: frutta, verdura, cereali

  • Frutta e verdura rientrano nella categoria degli alimenti da consumare con frequenza quotidiana per la qualità e la quantità dei principi nutritivi che mettono a disposizione.
  • Funghi ed alghe, spesso trascurati, non vanno invece sminuiti in qualità di healthy food.
  • I cereali sono energetica fonte regina di carboidrati e ancora fibre, proteine, amido, minerali, vitamine. Prodotto che non va più inquadrato però nell’ottica di un utilizzo solo successivo a lavorazione. Esemplari per efficacia anche al naturale. Alternativi alla più classica pasta o al riso. (Stessa cosa dicasi per gli pseudocereali).
  • Scegliere prodotti integrali e farine di tipo intero, per almeno il 50% delle porzioni, è un’opzione di profitto per il potenziale saziante e per il ruolo preventivo.

Semi, frutta secca, grassi e latticini

  • I semi oleaginosi (zucca, sesamo, girasole, lino), riuniti alla vecchia e cara frutta secca a guscio, protagonista sulle tavole in occasione delle festività, hanno visto trasformare nel tempo il loro status, da incidentale e misero ad abituale, ma moderato, e genuino per incamerare dosi proficue di energia e necessarie componenti.
  • Gli acidi grassi di origine vegetale, non tropicali, sono infatti i prediletti di qualsivoglia indice di sana alimentazione.
  • Il latte rappresenta una buona fonte nutritiva, se controllata, di grassi ad alto valore biologico e proteine, come lo yogurt ed altri derivati. (Si discute ancora tra le opzioni intere o scremate e probabilmente una parziale scrematura risulta la scelta di maggior equilibrio in modo tale da limitare svantaggi calorici e lipidici, senza privarsi di troppe sostanze positive). Assieme alla frutta, assunti adeguatamente, garantiscono poi un quantitativo giornaliero di zuccheri sufficiente a limitare o ad escludere del tutto quelli aggiuntivi.

Legumi, pesce, carne e uova

  •  I legumi sono piccole e compatte pepite di notevole utilità. Proteine vegetali, carboidrati, fibra ed ulteriori micronutrienti compongono il loro puzzle salubre di prevenzione.
  • I prodotti ittici da pesca sostenibile, il pesce azzurro in particolare, contengono grassi (Omega 3) che svolgono un’importantissima azione a livello metabolico e nell’ostacolare l’insorgenza di determinate malattie.
  • La carne bianca proveniente da allevamento adeguato contiene in genere meno grassi saturi della carne rossa, e risulta più digeribile. È fonte di proteine ed altri nutrienti.
  • Anche le uova contengono sostanze nutrienti non trascurabili.

Rimanendo ben saldo il concetto che nessun alimento vada ostracizzato (neppure la dibattuta pizza o i dolci), se bilanciato e di qualità, avvicinarsi all’healthy food e professarlo quale metodo non deve corrispondere comunque a triste privazione. Qualora lo si percepisse in tal senso, anche il comprovato valore finirebbe con l’affievolirsi. Il cibo sano rappresenta al contrario scelta giusta ed efficiente se praticata con volontà consapevole, senza la necessità di incatenarsi ad un palo con corde nerborute per resistere alle melodie di ogni junk foods incantatore.

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