mangiare sano

Mangiare sano e naturale un bene per sé e per il mondo

Ciò che è naturale si conforma ai principi che regolano la natura. Il più vasto tra gli ambiti che ci caratterizzano, forse l’unico in un certo senso indispensabile. L’habitat all’interno del quale, vivendo in armonia, trova compiutezza ogni ragione d’esistere dell’essere umano. E per armonia s’intende in primo luogo rispetto di tempi e maniere. Di specie e forme. Di una diversità che non sia mai sinonimo di antagonismo, né simbolo di predominio tra caste. In estrema sintesi una forma d’equilibrio che abbiamo già inteso essere fondamentale presupposto anche per la salute del nostro organismo e a più livelli, iniziando dal ruolo basilare che assume nel nutrirsi. Riflettiamo: il cibo si produce e l’ingegno è predominante per la realizzazione di questo miracolo, ma si crea anche attraverso leggi che oltrepassano il più delle volte il controllo dell’uomo. Semplicemente esiste come elemento di un grande girotondo che avvolge il nostro pianeta. Non un passatempo da fanciulli, ma una realtà che è bene prendere in seria considerazione nelle quotidiane scelte. È indispensabile infatti imparare a mangiare sano e naturale. Un connubio che garantisce benessere plurimo, stratificato nel profondo.  

Mangiare sano

  • Mangiare sano significa essenzialità, senza eccedenze energetiche rispetto al consumo; con bilanciamento nella composizione dei pasti, variando il più possibile le fonti da cui trarre i nutrienti.
  • Controllare ciò che si ingerisce non è un’abitudine gravosa, ma tonificante per seguire la via diretta verso ogni esigenza organica.
  • Ci sono alimenti, come il sale e gli zuccheri semplici, che necessitano di moderazione nel consumo, o come i grassi che vanno preferiti nelle varianti più salubri. Altri, fornitori di carboidrati complessi, proteine e micronutrienti, i quali esigono comunque una verifica quantitativa, qualitativa e di genere, capillare.

Mangiare naturale

  • Ripetiamo: sono naturali tutti i prodotti che arrivano direttamente dalla natura. Non sottoposti dunque a lavorazioni troppo violente, possessori di caratteristiche originarie.
  • Esempi semplici di cibo naturalmente disponibile sono la frutta e la verdura, ma non sono i soli;
  • va infatti riscoperta ed accettata quella molteplicità spesso caduta nel dimenticatoio o ignorata per desuetudine. Per esempio i semi, la frutta secca, i legumi, fonti di grassi vegetali ad alto valore e di proteine alternative a quelle animali. Anche i cereali presi nella loro forma più primitiva possono diventare solide opzioni, alterne alla pasta ed ai prodotti creati mediante le farine. Quest’ultime scelte nella forma integrale constano di ricchezza maggiore rispetto a quelle raffinate.
  • La lavorazione industriale pesante, così come l’utilizzo di supporti non naturali allo sviluppo dei prodotti della terra sono spie indicanti una contrarietà precisa nei confronti della salubrità alimentare.

Perché è indispensabile

  • Mangiare sano e naturale aiuta a prevenire tutta quella serie di disturbi e di patologie gravi direttamente riconducibili all’alimentazione.
  • Lo sfruttamento intensivo delle risorse ed il ricorso smodato ad un tipo di industrializzazione che contrasta con il rispetto ambientale minimo ha generato e genererà, con sempre più intensità, una disarmonia tale da rendere il processo d’inaridimento irreversibile.

Ho trovato un bellissimo albero di mele un paio di domeniche fa passeggiando nel verde vicino casa. È cresciuto ai piedi d’una discesa dove riceve scarse visite. C’è un muretto, alcuni tubi di plastica segno del progresso, ma poco altro. Benché l’asfalto corra a lui parallelo. Arrampicandomi, cogliendo da terra i suoi frutti, mi pareva d’essere la trentanovenne più felice nei dintorni. Hanno un gusto orribile ed una consistenza pessima. Simili a quelle che Giovannino Semedimela rastrellava tra gli arbusti piantati attraverso gli stati del Nuovo mondo. Ne ho fatto però un’ottima marmellata ed una torta tra le migliori che mi siano mai riuscite. Cosa significa questo sconclusionato panegirico? Significa che vedere un prodotto della natura crescere in mezzo alla civiltà feroce dona sempre una gioia differente? Ed il relativo nesso? Che bisogna trarre più spesso ispirazione dalle proprie genuine sensazioni, anche nelle scelte riguardanti l’alimentazione? Forse. Sicuramente accostarsi al mangiare sano e naturale è un aiuto per lo spirito e per il corpo: nel compiere questo rivoluzionario atto si dà linfa ad un tendenza di giovamento sia per la nostra di salute che per quella del territorio che forse sì, “possediamo” anche, ma solo in affido.

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