Abbiamo oramai imparato a comprendere che mangiare sano è la scelta primaria con cui iniziare un percorso virtuoso per la salute del nostro organismo. Ci rendiamo però conto, giorno per giorno, che non è così semplice seguire regole che all’apparenza sembrano banali. Il pericolo maggiore che si corre, una volta assimilati alcuni spiccioli concetti di base, è quello di far prevalere rigidità e ristrettezze. Altrettanto dannose. Perché del cibo non si deve divenire schiavi, ma nemmeno acerrimi nemici. Il cibo è la benzina delle nostre funzionalità, il collante che lega e crea strutture. La miscela fondamentale di supporto al sistema che controlla il corpo umano. Un sistema fatto di meccanismi complessi, impercettibili e suscettibili equilibri. Per tutto questo, laddove la regola regna sovrana e lo sbaglio è sempre sull’uscio, l’unica soluzione consona è il piano nutrizionale.
Stilato con saggezza, per le diverse esigenze, in base al gusto, seguendo dettami severi, non irragionevoli. Rivolgersi ad un nutrizionista, professionista d’eccellenza nel campo della regolazione alimentare, non è un vezzo, ma una scelta decisiva per svoltare nella corretta direzione.
Perché serve il piano nutrizionale
- Il piano nutrizionale serve a comporre un percorso di alimentazione equo;
- scevro da estremi dannosi e non validi per la salute dell’organismo umano;
- aiuta nelle fasi acute di diversi disturbi che possiedono un’attinenza di forza maggiore o minore con il cibo;
- manleva il soggetto da una solitudine decisionale che non può essere completamente lucida;
- regola il rapporto tra tutte le componenti alimentari di cui abbisogna il “sistema uomo”;
- limita una serie di incongruenze che sospingono spesso le “diete fai da te” al fallimento precoce.
I tanti risvolti pericolosi del cibo
- Spesso quando si intraprendono diete squilibrate non si tiene conto della fondamentale interazione tra i principi nutritivi;
- sovrabbondanze deleterie (anche di componenti considerate sane), così come mancanze eccessive determinano una serie di problematiche che nel lungo tempo peggiorano ogni situazione;
- il cibo non deve essere mai guardato in un ottica a compartimenti stagni, ma nella profondità di tutti i suoi risvolti;
- nessun alimento è assolutamente deleterio o confacente al 100% alle esigenze di salubrità;
- perchè nessun soggetto ha le stesse esigenze dell’altro;
- è la vita che determina tutte le varie necessità;
- ed il piano nutrizionale si adegua ad esse, viene stilato secondo metodologie scientifiche e di analisi che tengano conto dei suddetti, imprescindibili, dogmi.
Il piano nutrizionale da professionisti verso ogni esigenza
- Trovare il piano nutrizionale corretto per ogni soggetto in causa non può dunque essere un’attività lasciata tra le mani del caso;
- occorre affidarsi alla professionalità di chi da sempre studia le problematiche più impellenti riguardo al rapporto tra salute e cibo;
- perché come abbiamo più volte sottolineato, il piano nutrizionale non sarà mai un modello unico, ma verrà sempre declinato in base all’individuo al quale deve essere assegnato;
- alle sue esigenze di vita, all’età, al sesso, alle patologie pregresse che lo affliggono (nei casi in cui queste vi siano);
- partendo insomma da linee comuni di base riguardanti il benessere legato all’alimentazione si arriverà a un programma unico e personale finalizzato al raggiungimento dell’equilibrio alimentare;
- con l’importantissimo requisito inoltre di rendere nel tempo il soggetto preso in causa, autonomo.
La vita senza libertà, è come un corpo senza lo spirito.
(Khalil Gibran)