apismo e miele

Il miele fa bene: apismo, un dolce regime che garantisce il meglio per la terra e per i suoi abitanti

La storia ci insegna che quasi ogni regime è destinato prima o poi alla caduta. Alcuni Ismi, come li definiva Lionel Barrymore in un film di Frank Capra, sono poi pericolosi e pericolanti per loro stessa natura. Ma la natura ne ha concepito uno inossidabile, perlomeno nelle sue regole interne, spietate. Necessario con i propri dogmi al benessere del nostro pianeta. Anzi fondamentale. Altrimenti non si spiegherebbe l’istituzione di una giornata interamente dedicata alle api ed al loro sacrificio. È celebrata ogni anno il 20 maggio, partendo dal 2017, per iniziativa dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. A rammentarci che l’80% delle specie vegetali viventi dipendono dall’esistenza di quei piccoli insetti d’oro e nero agghindati. Il sistema delle api selvatiche dura identico da 40 milioni di anni, molto antecedente la comparsa dell’uomo e questo è dovuto soprattutto alla capacità d’adattamento che ne è un carattere primario, ma il loro numero sta drasticamente calando per colpa dei cambiamenti climatici, e dalla nostra dolosa indifferenza. Però noi di questa ferrea struttura gerarchica usufruiamo anche cogliendone i frutti più preziosi. Perché il miele fa bene! E per millenni è stato l’unico dolcificante noto.

La produzione

  • È un alimento naturale, elaborato dalle api la cui vita è interamente dedicata al lavoro ed al mantenimento dell’alveare.
  • Il cammino del miele inizia con la raccolta del nettare dai fiori delle piante, da parte delle api bottinatrici, e si compie dopo un’elaborata lavorazione.
  • Non tutte le api sono in grado di produrre miele.

Perché il miele fa bene

  • Gli antichi adoperavano il miele per il suo potenziale curativo. Ippocrate ed Aristotele ci documentano questo utilizzo e gli studi sono proseguiti nel tempo.
  • Non va considerato solo in quanto alimento dolcificante, ma usualmente consumabile;
  • possiede elevato valore nutritivo ed energetico, grazie al suo contenuto;
  • è costituito principalmente da carboidrati, zuccheri quali glucosio e fruttosio;
  • ha altre componenti: proteine, vitamine, aminoacidi, minerali ed acidi organici.
  • Si caratterizza per l’alta digeribilità dovuta alla presenza degli zuccheri semplici e quella degli enzimi favorisce i processi digestivi in genere.
  • Le sue vitamine derivanti dal polline, proteggono capillari e cellule nervose;
  • gli acidi fenolici e i flavonoidi (soprattutto del miele grezzo) hanno proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. È il colore la spia significativa in tal senso, più il miele è scuro più avrà capacità antiossidativa.
  • Agisce efficacemente sulla morte programmata delle cellule cancerogene (apoptosi);
  • contrasta la proliferazione batterica e le infezioni gastrointestinali;
  • l’utilizzo del miele al posto del saccarosio è stato associato con indici glicemici più bassi; il suo potere edulcorante è superiore e va per tanto impiegato in dosi inferiori;
  • viene adottato come sedativo della tosse, in particolare nel trattamento della tosse notturna, migliorando di conseguenza anche il sonno.
  • Non solo l’ingestione è positiva per l’organismo, l’applicazione sulle ferite stimola la guarigione e la rigenerazione dei tessuti, aiuta a prevenire le infezioni e riduce le infiammazioni.

Diverse tipologie di miele

  • Le differenze tra i vari tipi di miele scaturiscono dal tipo di pianta scelta dall’ape e dalle condizioni ambientali, la composizione infatti influisce su aroma e sapore.
  • Il miele può essere di nettare monoflora, una sola pianta, millefiori, innumerevoli piante o melata, sostanza zuccherina prodotta da insetti succhiatori che le api trovano su parti vive di piante.
  • Acacia, Clementino, Castagno, Millefiori, Bosco, Tiglio sono tutte varietà di miele con caratteristiche specifiche.

Il miele è come il sole del mattino. Aveva ragione Federico García Lorca. E dopo un lungo inverno solitario, quando il ghiaccio la fa da padrone, il destino del sole è sempre quello di fare ritorno e riportare il sorriso su volti spenti. Lo diceva con medesima passione George Harrison. Questa melodia accompagnava Barry Benson nelle sue avventure animate, anche quelle legali contro l’umanità troppo ingorda e saccente. Noi con lui alla scoperta dell’ammonimento che sta dietro uno schermo. Una volta che le api cesseranno il loro operoso compito, solo allora ci si renderà conto della loro importanza: senza l’impollinazione, i fiori saranno destinati a morire, così come tutta la vita vegetale e terrena. Io l’importanza del miele l’ho scoperta praticando sport. Quando la fatica sembra assalirti senza possibilità di rifugio, le forze scemano. Quando quell’ombra che avvolgeva una Terra spenta senza più sole, cala anche davanti ai tuoi occhi. Bene, è in quei momenti che si impara il bene del miele, che il miele fa bene. E ritrovando l’energia, ogni amaro sforzo svanisce, colorando tutto di un’inflessione più dolce.

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