il mais

Il benessere nell’alimentazione

Stare bene, esistere bene, sono formule esplicative di un concetto che possiede un po’ di astrazione, ma si ricollega poi in maniera concreta alle azioni che l’uomo perpetra in ogni istante della sua esistenza. Il benessere oggi consta di elementi più ampi, fa riferimento a vari aspetti della natura umana. Incentra infine la propria realizzazione sulla ricerca di un equilibrio che favorisca i tanti volti che la caratterizzano. Dal lato fisico a quello psichico, al sociale, in un continuo movimentarsi dinamico. Che non ne perda mai di vista il baricentro fondamentale. Anche dal punto di vista nutrizionale pertanto ricercare il benessere è una regola d’oro da perseguire con cura. Il benessere nell’alimentazione si rispecchia in ciò che favorisce il mantenimento dell’organismo in salute il più a lungo possibile.

Ed anche in questo caso esso si raggiunge perseguendo quella filosofia incentrata sugli stessi principi che, allargati al significato più proprio del termine, forniscono adeguate risposte.

Alimentarsi cercando il benessere

  • L’alimentazione è la base su cui solidificare l’organismo nelle sue diverse funzioni;
  • perché attraverso il cibo che introduciamo rendiamo attivi tutti i meccanismi che permettono la nostra esistenza;
  • cercare il benessere nell’alimentazione significa fare scelte consapevoli per la salute;
  • non eccedere mai nelle quantità che si introducono e che trasformano il cibo in calorie;
  • seguire le regole della corretta alimentazione, in base alle specifiche esigenze;
  • far prevalere l’aspetto qualitativo quale discriminante essenziale tra i prodotti;
  • non rivolgersi in maniera preponderante verso l’industrializzazione delle materie prime, ma adoperarle soprattutto nel loro stato naturale;
  • non avere preclusioni, se non riguardo le succitate direttive, e prefiggersi come obiettivo il raggiungimento dell’equilibrio attraverso una dieta varia.

Il benessere come regola per la salute dell’organismo

  • Il benessere inteso come raggiungimento del corretto bilanciamento all’interno del fisico e dello spirito è regola primaria per la salute dell’organismo;
  • ognuno di noi tende nei comportamenti ad assecondare emozioni diverse, quelle di cui si compone lo spirito;
  • ma spesso le emozioni sono fuorvianti e vanno in contrasto con la salute;
  • imparare a gestire ed incanalare la forza insita in noi sarà sempre di giovamento al benessere;
  • anche dal punto di vista alimentare infatti, ottenere benefici è più semplice quando il cibo perde la sua dimensione palliativa;
  • per incanalarsi nell’essenzialità di un gesto che ci accompagna giorno dopo giorno;
  • una prerogativa indispensabile al funzionamento di tutto il metabolismo, dalle più grandi alle più modeste mansioni.

Il benessere nell’alimentazione dell’uomo

  • Ogni alimento è fonte di nutrizione;
  • esistono tuttavia prodotti che si fanno preferire in tal senso;
  • ed altri che debbono essere limitati perché poco nutrienti o risultato di pesanti lavorazioni;
  • i carboidrati complessi forniscono l’energia che ci spinge nelle attività quotidiane, ma anche in quelle interiori di medesima importanza;
  • variare nella tipologia di glucidi assunti è determinante come lo è altresì l’opzione di alternare prodotti raffinati e meno raffinati;
  • i carboidrati semplici, zuccheri, vanno limitati (così come il sale);
  • le proteine fungono da fortificazione e vanno consumate in tutte le loro varianti, in maggior misura di origine vegetale;
  • i grassi buoni (sempre di origine vegetale) sono importanti;
  • carboidrati, lipidi e proteine si chiamano macronutrienti;
  • frutta e verdura contengono invece micronutrienti di gran valore;
  • i micronutrienti sono principi nutritivi necessari in piccole quantità, sostanze (vitamine, sali minerali) ingerite dall’organismo la cui funzione non è direttamente correlata alla produzione di energia e alla crescita;
  • l’uomo si compone in maggior parte di acqua, bere pertanto assume un ruolo determinante nella “salvezza” dell’uomo.

Oggi più che mai lo sviluppo sacrifica le popolazioni e il loro benessere concreto e locale sull’altare del benavere astratto, deterritorializzato. (Serge Latouche)

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